Note di regia
Immersi nella natura, principio e fine di ogni essere vivente, quattro filosofi dell’antichità si confrontano e si inseguono con le parole nel tentativo di mostrare all’uomo di oggi che i suoi mali possono trovare una cura attraverso la conoscenza, la consapevolezza, lo studio e il sincero apprezzamento di quanto si possiede.
L’aforismatico Marco Aurelio e il metodico Cicerone, lo scientifico Lucrezio e lo spiazzante Seneca parlano direttamente ai partecipanti, in maniera semplice e moderna, come un amico che confida i propri dubbi, le proprie certezze e i risultati della ricerca, tentando di condividere ogni scoperta con amici e conoscenti intervenuti al Simposio mattutino.
Mentre un auleta intona melodie immortali, essi espongono il loro punto di vista sull’amicizia e sull’amore, sulla natura e sui fenomeni celesti, persino sugli impegni e le difficoltà quotidiane e financo sulla morte. Il “male necessario” che siamo tenuti ad accettare è lo stesso principio del mutamento che acquisiamo solo quando smettiamo di possedere e iniziamo ad essere.
E. Metalli